Stampanti 3D a filamento

Per cosa è adatta la tecnologia FDM con i filamenti Kanèsis?

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Le stampanti 3D a filamento sono chiamate così perché utilizzano un filo termoplastico per la produzione degli oggetti. Il filo viene srotolato da un estrusore che lo spinge verso l’estremità calda di stampa, dove viene fuso e spinto fuori attraverso un ugello di metallo che lo deposita sul piatto. Un po’ come una pistola a colla che si muove sulla piattaforma di stampa seguendo tre dimensioni (asse X, Y e Z). Il risultato è un filamento sottile che viene deposto strato dopo strato fino a quando l’oggetto è finito. Una volta raffreddato, il materiale si indurisce e l’oggetto stampato 3D è pronto.

I filamenti possono essere di diversi materiali con proprietà plastiche, bisogna tenere a mente che nei materiali termoplastici la temperatura di rammollimento (quindi la temperatura alla quale il materiale plastico inizia a rammollire) è direttamente rappresentativa delle composizioni chimiche del materiale. Infatti materiali che estrudono a basse temperature indicano legami più semplici da demolire e quindi materiali più facilmente degradabili.

Il materiale più diffuso nel mondo della stampa 3D è il PLA (acido polilattico derivato da amido di mais) che naturalmente e senza additivi estrude a circa 180 gradi. Gli additivi e i coloranti sintetici causano un leggero aumento delle temperature di rammollimento e di estrusione.

I materiali sviluppati da Kanèsis sono prodotti senza l’utilizzo di additivi sintetici né coloranti. Per questo motivo i nostri materiali vanno estrusi a temperatura più bassa rispetto ai concorrenti. I nostri materiali per stampa 3D sono prodotti a partire da PLA INGEO Nature Works, additivato con sottoprodotti agricoli.